Le 10 notizie più lette del 2022 su SpazioCiclismo
Quali sono state le notizie più lette del 2022 dai lettori di SpazioCiclismo? Non necessariamente le più importanti o quelle che rimarranno nella memoria degli appassionati, ma come ormai da tradizione, andiamo a vedere quali sono state le notizie più lette quest’anno sul nostro portale. Nel valutare abbiamo tralasciato le nostre dirette, startlist, presentazioni e tabelle, pagine per le quali ne approfittiamo per ringraziarvi del grande seguito che continuate a darci con grande costanza. Fortunatamente, anche quest’anno sono soprattutto le notizie di attualità sportiva a far registrare il maggior interesse, spaziando nell’arco della intera stagione, dalla primavera all’autunno.
-
Alpecin-Deceuninck, parla il padre delle ragazze che hanno disturbato Van der Poel: “Aveva tutto il diritto di arrabbiarsi, ma non doveva comportarsi così”
Si continua a parlare del comportamento di Mathieu van der Poel alla vigilia della prova in linea dei Mondiali di Wollongong 2022. Il portacolori della Alpecin – Deceuninck è, infatti, al centro delle polemiche per aver passato la notte in caserma con l’accusa di aver aggredito due ragazzine che avevano più volte bussato alla porta di camera sua durante il suo riposo. Il classe 1995 nei giorni scorsi ha potuto lasciare l’Australia dopo aver “solamente” pagato una multa, ma nelle ultime ore sono emersi dei video dell’accaduto che non faranno dormire sogni tranquilli al neerlandese. A diffondere le immagini è stato il padre delle due minorenni che ha pure raccontato la sua versione dei fatti al Daily Mail Australia.
-
Record dell’Ora, Alex Dowsett: “Ganna ai limiti delle prestazioni umane. Farò arrabbiare tutto il Belgio, ma non credo qualcuno possa batterlo”
Anche Alex Dowsett dice la sua sul Record dell’Ora di Filippo Ganna. Il britannico, che aveva detenuto il Record per un mese prima di doverlo cedere al connazionale Bradley Wiggins nel 2015, ha spiegato di essere sorpreso non tanto dal fatto che l’azzurro abbia battuto il record, ma dalla distanza di 56,792 km. Il corridore della Israel-PremierTech, che ha annunciato il ritiro a fine stagione e che l’anno scorso aveva fallito il suo tentativo di battere il Record (riuscendo però a lasciare comunque un bellissimo messaggio), si è detto anche convinto che difficilmente il record attuale potrà essere battuto.
-
Giro delle Fiandre 2022, Robbie McEwen molto duro nei confronti di Tadej Pogačar: “Non ti puoi permettere di far rientrare i corridori da dietro”
Tadej Pogačar ha fatto parlare di sé al Giro delle Fiandre 2022 nel bene e nel male. Il portacolori della UAE Team Emirates ha stupito tutti per la classe e la forza con cui si è districato tra i muri e le stradine strette che caratterizzano la seconda Classica Monumento dell’anno, ma ha poi rovinato tutto con una gestione sbagliata dell’ultimo chilometro. Lo sloveno, infatti, nonostante abbia dimostrato più volte di essere il più forte in corsa, non è riuscito a togliersi di ruota Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix), inscenando, poi, nel rettilineo finale una fase di studio che ha permesso agli inseguitori di rientrare. Se l’olandese è riuscito comunque a vincere la corsa, invece il classe 1998 è finito fuori dal podio.
-
Tour de France 2022, Tadej Pogacar: “Quando ho visto che Vingegaard si è staccato da Van Aert ho smesso di preoccuparmi”
Pericolo scampato per Tadej Pogacar nella tappa odierna del Tour de France 2022. Lo sloveno della UAE Team Emirates si è fatto un po’ sorprendere dall’attacco orchestrato dalla Jumbo – Visma, in mezzo al quale erano riusciti ad infilarsi anche alcuni uomini della Ineos Grenadiers, che ha lanciato Wout Van Aert verso il successo sul traguardo di Calais. L’attuale maglia bianca si è trovato a dover inseguire, oltre alla Maglia Gialla, anche Adam Yates e soprattutto Jonas Vingegaard, che si erano uniti al belga, salvo poi tirare un sospiro di sollievo quando poi il danese si è fatto riassorbire dal gruppo non dando seguito ad un tentativo che avrebbe potuto rivelarsi molto pericoloso.
-
Tour de France 2022, i corridori commentano le prestazioni di Wout Van Aert: “Sembra di seguire una moto”
Il gruppo è rimasto colpito dai giorni in maglia gialla di Wout Van Aert al Tour de France 2022. Al termine della frazione di ieri, in cui il corridore della Jumbo-Visma è andato in fuga con la maglia simbolo del primato (che ha poi dovuto lasciare al vincitore di giornata Tadej Pogacar a fine tappa), alcuni suoi colleghi hanno commentato le prestazioni del belga, a partire dall’americano Quinn Simmons, che era in fuga con lui. Il corridore della Trek-Segafredo ha spiegato di avere molte difficoltà a stargli a ruota e di aver provato le stesse sensazioni di quando a casa sua provava ad andare dietro lo scooter di suo padre.
-
Bahrain Victorious, il presidente dei cardiologi dello sport: “Colbrelli non potrà tornare a correre” – Soluzione è prendere licenza all’estero?
Si fa sempre più oscuro il futuro ciclistico di Sonny Colbrelli. Il portacolori della Bahrain Victorious, dopo il malore avuto al termine della prima tappa della Volta a Catalunya 2022, è tornato in questi giorni in Italia e gli è stato impiantato un defibrillatore. Adesso tutti, a partire dal corridore stesso, si chiedono se mai potrà tornare a gareggiare, ma la sua situazione sembra essere molto delicata in questo momento. Le legge italiana, infatti, non permette di tornare a fare attività a livello agonistico nella situazione in cui si trova il campione europeo, come già successo al calciatore Christian Eriksen. Sulla questione è intervenuto Lucio Mos, presidente della Società italiana di cardiologia dello sport.
-
Cofidis, Cédric Vasseur: “Elia Viviani un fallimento sportivo, al Tour aveva la pancetta. Ma ci ha anche aiutati a crescere”
Cedric Vasseur teme per la sua licenza WorldTour e incolpa Elia Viviani. Il team manager della Cofidis sa infatti che la sua formazione è attualmente diciannovesima nel ranking UCI degli ultimi due anni e rimarrebbe dunque fuori dall’assegnazione delle licenze che ci saranno a fine anno per il successivo triennio. Per il dirigente francese, la motivazione principale di questa situazione difficile è il biennio di Elia Viviani, definito “un fallimento”, che ha portato molti meno punti di quelli che ci si aspettava nel momento del suo ingaggio. Partito il corridore veronese in direzione Ineos Grandiers, Vasseur ha fatto un bilancio della sua esperienza alla Cofidis, evidenziando anche i lati positivi.
-
Giro d’Italia, Mauro Vegni conferma: “Abbiamo chiesto all’UCI di ritardare la corsa dal 2023”
Il Giro d’Italia 2023 potrebbe corrersi una settimana più tardi. Dall’anno prossimo la circostanza potrebbe diventare una norma perché RCS Sport ha chiesto all’UCI di modificare le proprie date in calendario, spostando la Corsa Rosa di una settimana rispetto alla sua collocazione attuale. Due le ragioni che hanno portato a questa decisione: la possibilità di sfruttare la Festa della Repubblica (2 giugno) e le differenze climatiche che potrebbero evitare rischi di cancellazioni o cambi di percorso delle tappe di montagna. A confermare l’intenzione che era già emersa nei mesi scorsi è il direttore della corsa Mauro Vegni, che dunque vorrebbe proporre di tornare alla collocazione precedente, visto che fino a venti anni fa la Corsa Rosa si concludeva regolarmente nella prima settimana di giugno.
-
Marocco, media folle al Gp Sakia El Hamra (corsa del calendario UCI): il vincitore completa 140 chilometri alla media di 56,187!
Giovedì 3 novembre è andato in scena il Grand Prix Sakia El Hamra 2022. Si tratta di una corsa di un giorno inserita nel calendario UCI di livello .2, con partenza a Laayoune e arrivo fissato a Boujdour, 140 chilometri più tardi. L’appuntamento rientra nell’ambito del calendario della nona edizione della Challenge international de la Marche Verte, serie di gare che richiama anche alcune formazioni dall’Europa. Di per sé non è una gara di quelle imperdibili, ma l’andamento di giornata non può che sollevare una certa curiosità, visti alcuni dati relativi all’ordine d’arrivo.
-
Tirreno-Adriatico 2022, Jonas Vingegaard arrabbiato al termine della tappa regina: “Credo che qualcuno avrebbe dovuto fare di più”
Jonas Vingegaard è molto indispettito al termine della sesta frazione della Tirreno – Adriatico 2022. Il portacolori del Team Jumbo – Visma ha concluso la tappa odierna in seconda posizione ed è stato uno degli ultimi ad arrendersi a Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) che si è poi presentato a braccia alzare sul traguardo di Carpegna. Pur riconoscendo la superiorità dello sloveno, il secondo classificato all’ultimo Tour de France ha avuto qualcosa di ridire in corsa contro Mikel Landa (Bahrain Victorious), poi arrivato con lui al traguardo. Subito dopo l’arrivo, però, il danese se l’è presa anche con gli organizzatori della corsa, rei, a suo avviso, di non aver pulito adeguatamente la strada.
Super Top Sales Ekoï! Tutto al 60%: approfittane ora! |
Ascolta SpazioTalk! |
Ci trovi anche sulle migliori piattaforme di streaming |